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Nel network marketing i clienti sono la tua rete di salvataggio

da | 2 Novembre, 2022 | Leadership, Network Marketing | 2 commenti

Tempo di lettura: 6 minuti

Quando lavori nel network marketing i tuoi clienti sono la tua rete di salvataggio: te lo dice uno che quando ha iniziato l’idea di vendere non ce l’aveva nemmeno nell’anticamera del cervello.

I clienti che crei e curi nel tempo hanno un’importanza strategica: 

  1. all’inizio 
  2. durante la crescita
  3. nei momenti di difficoltà 
  4. quando arrivi al top.

Lo sappiamo che c’è tanta gente, anche in malafede, che dice che nel network marketing non si vende ma la verità è innegabile: un networker vende sia i prodotti che l’opportunità di business perciò evita di farti prendere in giro.

In particolare i tuoi clienti “ti salvano” in almeno queste quattro situazioni: le esamineremo insieme tra poco ma prima fammi dire due parole sullo schema della copertina.

Il vero funzionamento del network marketing

Il diagramma sintetizza il vero funzionamento del network marketing ed è utilissimo per capire a cosa vai incontro quando vuoi sviluppare in modo etico la tua attività.

È uno schema che risale agli anni “80 ma rappresenta graficamente il condensato delle esperienze sul campo sino ad oggi e per questo è un caposaldo di tutte le mie Leadership School per networker.

La sua importanza è talmente fondamentale che gli ho dedicato il primo capitolo del mio libro ETICONETWORK – Strategia di network marketing per persone per bene.

Alla fine dell’articolo ti lascio il link per leggerlo integralmente scaricando gratis le prime 50 pagine del libro stesso.

Quello che ci serve tenere presente è un semplice concetto: nella tua attività avrai coinvolti con te incaricati e clienti ed il rapporto con loro sarà dinamico perché destinato ad evolversi nel tempo.

Ora andiamo a vedere queste quattro situazioni in cui i tuoi clienti saranno “la tua rete di salvataggio”.

1ª Situazione: all’inizio della tua attività

Quando inizi a sviluppare la tua rete non tutti entrano come incaricati ma molti si coinvolgono come clienti.

Sono proprio i clienti a permetterti di guadagnare immediatamente: infatti, a meno che il piano compensi non preveda bonus sulla sponsorizzazione (e qui il discorso da fare sarebbe lungo), è il fatturato che produci direttamente a generare utili immediati.

Detto in parole semplici, in attesa che la tua organizzazione cresca insieme quindi alle tue provvigioni indirette, i soldi che ti metti in tasca vendendo ti fanno bene!

Ti fanno un gran bene perché da un lato ti ci copri le spese e dall’altro lato, quello psicologico e motivazionale, ti dimostrano che l’attività funziona.

Se parliamo di soldi, calcolando una provvigione media del 20% ed un fatturato di 1000-2000 euro, guadagni 200-400 euro mese che non sono proprio da buttare via.

Parlando invece del rapporto con i clienti, constatare che i tuoi prodotti li fanno contenti, ti conferma e incoraggia nella scelta lavorativa che hai fatto.

Se sei proprio agli inizi ti dico soltanto che come networker dovresti crearti una base clienti di 10-20 famiglie che consumano mensilmente almeno uno dei tuoi prodotti: per raggiungere questo risultato ti occorre un periodo di 6-12 mesi.

In questa situazione perciò i tuoi clienti ti salvano dal mollare quando sei all’inizio del tuo percorso.

2ª Situazione: nella crescita della tua attività

Mano a mano che incrementi il numero di persone coinvolte nella tua rete prendi atto di una verità: un incaricato non è per sempre.

Infatti nella tua downline ce ne sarà una parte che, per una serie di motivi che non serve approfondire qui, smetterà di “premere l’acceleratore” quanto all’impegno e rallenterà oppure addirittura si fermerà.

Gli incaricati che rallentano possono essere mantenuti attivi evitando di esercitare una pressione eccessiva ma conservando accesa la loro motivazione: tranquillo, è una questione di sensibilità che si acquista con l’esperienza.

Con gli incaricati che si fermano, l’approccio corretto è entrare in una nuova fase del vostro rapporto e considerarli clienti: i prodotti saranno l’elemento che vi manterrà in contatto.

Quindi gli incaricati che decidono di non proseguire la loro attività vanno idealmente posizionati nella tua base clienti: perciò saranno parte della tua “rete di salvataggio”, ne otterrai un fatturato utile e continuerai a guadagnarci. 

Considerare clienti gli incaricati che non vogliono più vendere e sponsorizzare ti permette di mantenere il rapporto con loro e ti salva dal perderli del tutto.

3ª Situazione: nei momenti di difficoltà

Quando fai network, come del resto nella vita, arrivano anche le difficoltà e i tuoi clienti sono molto importanti per superarle.

Le difficoltà possono essere di vario genere: l’espansione della tua rete può rallentare o fermarsi, oppure potresti andare incontro a situazioni in cui la tua leadership viene messa in discussione o ancora potresti essere a corto di contatti per la tua lista nomi.

Non facciamo finta che fili tutto sempre liscio e lineare, diciamolo pure che può accadere che la tua organizzazione subisca degli scossoni: hai a che fare con tante persone quindi con tanti cervelli (più o meno) pensanti e non puoi avere tutto sotto controllo.

Per esempio potresti essere contestato per invidia della posizione in carriera che hai: in questo caso, mostrare coi fatti che tu continui a vendere e curare la tua clientela è un esempio che vale più di mille addestramenti.

Ma potresti anche trovarti, come si dice in gergo tecnico, “coi tubi vuoti” cioè senza nominativi da contattare per sponsorizzarli: in questo caso la tua base clienti ti viene in soccorso coi referral, vale a dire con la segnalazione di persone che potrebbero essere interessate.

E permettimi di sfanculare tutti quelli che dicono che il passaparola non funziona più ma bisogna per forza comprare il loro costosissimo sistema di acquisizione automatica di contatti profilati: sul funzionamento di questa roba prometto che ci faccio un articolo.

Se curi i tuoi clienti come va fatto, stai certo che potrai pescare alla grande tra i loro conoscenti: c’è sempre un figlio o un nipote o un genero che non trovano lavoro, una famiglia che ha bisogno di una seconda entrata oppure un conoscente che ha provato a fare network ma non è stato aiutato.

Ma se tra i tuoi clienti ci sono persone che prima erano in attività ed avevano smesso per un qualche motivo, vedrai che nel tempo, venute meno quelle situazioni, si rifaranno avanti chiedendo di potersi riattivare col tuo sostegno: a quel punto quando ti presenterai in sala con qualcuno di loro sperimenterai l’effetto potentissimo che avrà sul tuo team!

Nei momenti di difficoltà i tuoi clienti saranno la tua rete di salvataggio mettendoti al riparo da contestazioni, fornendoti nuovi contatti ed essendo di motivazione per il tuo team

4ª situazione: quando arrivi al top

Quando arrivi ai massimi vertici di carriera della tua attività possono esserci dei rischi: anche questo te lo dico per esperienza personale. 

In questi casi avere una solida base clienti è una specie di polizza assicurativa che ti protegge.

La dico chiara e tonda: quando arrivi a guadagnare in un mese quello che prima guadagnavi in uno, due o più anni il rischio è che il successo ti dia alla testa e ti faccia perdere il contatto con la realtà.

Non sto a farti discorsi moralistici ma ricorda che, in una sana attività di network marketing, i grandi fatturati si realizzano grazie allo sforzo di tantissime persone che creano e seguono una moltitudine di clienti i quali acquistano ogni mese i prodotti della società.

Ti serve mantenerti allenato al lavoro sul campo, è necessario essere in contatto con la realtà quotidiana che affrontano le persone che fanno parte della tua struttura.

Nella mia trentennale esperienza ne ho incontrati di pseudo leader che proclamavano con enfasi:

“Io sono un Leader, io sono un Diamante e non ho tempo per vendere perché devo creare reti di collaboratori!”

Hai la mia parola che nessuno di questi ha mai raggiunto un’attività stabile: ognuno di loro ha costruito sulla sabbia, è andato incontro a contestazioni da parte delle persone che si sentivano sfruttate e infine la loro rete si è sempre sgretolata.

Personalmente anche quando ho raggiunto il livello di Diamante/Divisionale ho continuato a seguire i miei clienti e a crearne di nuovi e questo mi è stato molto utile.

Ad esempio per gli affiancamenti: quando qualcuno, quale che fosse il suo livello di carriera, si lamentava che i prezzi erano alti, che le persone non ti aprivano la porta di casa per demo o party plane oppure che non riuscivano a farsi segnalare nominativi, io me li portavo con me nei miei appuntamenti e “magicamente” le loro “fisse mentali” svanivano, poi durante gli addestramenti gli facevo raccontare quel che era successo.

Perciò credimi, i tuoi clienti sono la tua rete di salvataggio anche quando arrivi al top perché ti fanno restare coi piedi per terra e ti fanno mantenere il contatto con la realtà del mercato.

In conclusione: impara a lavorare con la rete di salvataggio, insegnalo al tuo team e nessuno potrà toglierti il successo che meriti. Potrai vivere di network marketing per tanti e tanti anni.


Non mi conosci ancora?

Voglio dirti che se è la prima volta che t’imbatti in un articolo del mio blog è possibile che quel che leggi possa disorientarti: potresti anche pensare “Ma questo tizio perché dice queste cose?”

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Inoltre, voglio farti sapere che ho scritto un libro di 200 pagine sul vero funzionamento del network marketing. Puoi acquistarlo su Amazon ma se preferisci alla fine di questo articolo puoi prima leggerne e scaricare gratuitamente le prime 50 pagine senza lasciare i tuoi dati.

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2 Commenti

  1. Cristian Timperi

    Grazie per il contributo

    Rispondi

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Roberto Ragusa

Roberto Ragusa

Sono esperto di network marketing quindi di vendita, sponsorizzazione e leadership. Conosco bene anche la vendita diretta: a tu per tu, con party plane, televendite e telepromozioni da call center.
 Ho venduto praticamente ogni tipo di prodotto, da quelli di consumo ai beni durevoli.
 Conosco pure il dietro le quinte avendo lavorato per alcune aziende. Ora voglio aiutare direttamente le persone per bene a raggiungere il successo.

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