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La ricetta per il successo nel network marketing

da | 5 Marzo, 2024 | Crescita professionale, Network Marketing | 0 commenti

Tempo di lettura: 9 minuti

Esiste una ricetta per il successo nel network marketing?

La risposta è sì.

Non serve essere dei laureati per affermarlo, basta semplicemente usare il buon senso.

Cosa fai quando vedi un dolce che pensi che ti possa piacere e lo vuoi preparare in casa? 

Cerchi la ricetta, ti procuri gli ingredienti, li usi secondo le proporzioni e lavori il tutto seguendo la procedura: così facendo puoi aspettarti che il risultato sia quello desiderato.

Magari non ti riesce subito alla perfezione, questo succede: ma a quel punto è solo questione di pratica perché gli elementi per farla li hai già.

Lo stesso discorso vale quando vuoi intraprendere l’attività di network marketing.

Ora ti spiego.

Un networker in difficoltà

Come ho già scritto in un post, ho deciso di scrivere questo articolo dopo aver parlato con una persona che fa network e con cui ci lega un affetto reciproco.

È in una situazione di impasse, cioè sta esitando se proseguire nel contesto in cui si trova. 

Il fatto è che non si sente più a suo agio con tutta la situazione: i prodotti sono il gancio che la tiene attaccata, per il resto però solo discorsi “fumosi” e perciò non sa che scelta fare.

Ora ci sta che le persone possano avere uno sbandamento, collegato magari alla propria vita piuttosto che alla “consistenza” dell’attività, ma ti assicuro che non è questo il caso.

Io per esperienza sul campo so che il compito di fare chiarezza spetta per prima all’azienda e poi agli upline: chi guida ha la responsabilità di indicare con chiarezza la meta ed il percorso per raggiungerla.

Di fatto, per quello che è la mia conoscenza, però non tutte le aziende lo fanno e nemmeno i vari leader.

Perciò ora voglio usare lo schema della foto per aiutarti a farlo tu, in totale autonomia.

Devo innanzitutto spiegarti l’origine del disegno.

Lo Star day

Quando facevo il networker ogni mese organizzavo lo Star Day, un seminario di un intero pomeriggio, in cui spiegavo tutti gli elementi dell’attività con l’analogia della torta e dei suoi ingredienti.

La mia organizzazione, presente soprattutto nel Lazio, cresceva di 50 -100 nuovi iscritti ogni mese e io desideravo che si sviluppasse su basi solide.

Io volevo che ognuno di loro mi conoscesse personalmente e apprendesse da me anche le informazioni fondamentali circa:

  • L’azienda
  • I prodotti
  • Il piano compensi
  • Principi e filosofia
  • Il ruolo del networker

Con questo evento, cui “dovevano” partecipare tutti i nuovi iscritti, mi assicuravo che le informazioni arrivassero in modo corretto e completo.

Se decidi di seguire il mio esempio, ti suggerisco di tenere lo Star Day il penultimo sabato del mese.

Se inoltre mi vuoi al tuo fianco per aiutarti a farlo, col tuo team o anche con la tua azienda, è sufficiente che mi scrivi sul form del sito o direttamente da qui.

Tieni presente che lo Star Day è un formidabile strumento per aumentare la produzione, i salti di livello e i guadagni tuoi e di tutto il tuo team: se poi sei il titolare di un’azienda, i benefici ti sono ben evidenti.

Ora concentriamoci sulla ricetta per il successo nel network marketing e quindi sulla torta.

La torta

Come ti dicevo “La torta” è una sezione specifica dello Star Day, quella in cui si passano in rassegna tutti i componenti dell’attività.

Li ho elencati poco sopra ma li ripropongo.

Un’attività di network marketing è composta da:

  • L’azienda
  • I prodotti
  • Il piano compensi
  • Principi e filosofia
  • Il ruolo del networker

Non si scappa, di fatto è tutto qui: questi sono tutti gli elementi in gioco.

Sono come le istruzioni, cioè la ricetta per realizzare una torta.

Per preparare un dolce bisogna attenersi agli ingredienti ed al loro dosaggio, quindi va seguita correttamente la procedura: così facendo si può pensare che il risultato finale sarà quello desiderato.

Lo stesso principio va adottato con l’attività.

Perché quando sbagli la ricetta di un dolce, una volta che è in cottura puoi farci poco o nulla: sei costretto a prenderti quello che viene e non è detto che sia digeribile.

Allo stesso modo, quando ti sei coinvolto in un network e ci hai messo la faccia con i clienti e con il team, se poi scopri elementi che non avevi considerato e che non vanno in direzione delle tue aspettative, cosa fai?

Pertanto ora esaminiamo velocemente i vari ingredienti: premetto che sarò sintetico ma sappi che dal vivo questa sezione può essere emozionantissima per tutti i partecipanti. Anche per te sul palco!

Considera che se io dovessi farlo oggi, non ovviamente da networker ma da consulente esperto (quello sono) la mia preoccupazione sarebbe sempre la stessa: rendere consapevoli i partecipanti di tutto quello che gli serve sapere.

Partiamo dal primo ingrediente: l’azienda.

L’azienda 

Premessa: quello che sto per dire è banale, dovrebbe essere così scontato che non ci sarebbe motivo di parlarne se non fosse che… c’è una moltitudine di persone che sono state tradite e ingannate. Sui social li vedi esprimere tutta la loro tristezza.

Perciò, evitando di essere sesquipedale, vediamo cosa comprende il termine azienda. 

Legalità dell’azienda: deve essere in regola sotto tutti gli aspetti con la legge italiana. Se non lo è, anche tu puoi pagarne le conseguenze ad esempio sul piano fiscale: quindi, occhio!

Deve avere una sede operativa: quella fiscale è un conto, ma ci dev’essere un ufficio che tu puoi visitare.

La solidità finanziaria: ma come si fa a dare fiducia “alla più grande opportunità della tua vita” se l’azienda è una s.r.l.s.?

Il team aziendale: chi sono le persone che hanno fondato l’azienda e quelle che la dirigono? Hanno esperienza nel settore? Hanno buona fama?

Col web tutte queste informazioni si trovano…

Ci sono altre cose che potrei dire, ma oggi ci atteniamo alla semplicità.

Passiamo al secondo ingrediente: i prodotti.

I prodotti

Prima di tutto ti debbono piacere, questo è logico.

Tu sei uno sponsor: lo sai che questa parola viene dal latino e significa garante?

Te la senti di garantire i prodotti che sponsorizzi, mettendoci la tua faccia?

Sei certo della loro validità?

Un’attività è solida e non crolla anche e soprattutto in base al valore dei prodotti.

Poi c’è anche la conformità dei prodotti stessi alla legge italiana: informati!

Non accettare le parole generiche: naturale, fare un esempio stupido, non significa niente. Anche l’arsenico è naturale.

Se tratti integratori, devono essere notificati all’ente preposto: tu devi averne la certezza e non solo a parole.  Fatti mostrare “le pezze d’appoggio”.

Se vendi cosmetici, l’INCI è fondamentale.

Se vendi beni durevoli tipo depuratori o sistemi di riposo o elettromedicali, dovresti accertarti che ci sia un servizio assistenza strutturato. Se si rompe qualcosa, chi interviene? I tuoi clienti devono essere al sicuro e quindi tu con loro.

Poi altro elemento, forse il più importante: quei prodotti devono essere in esclusiva.

Non c’è nulla di male se un’azienda si fa realizzare i prodotti col proprio marchio da un produttore esterno: questa, credimi, statisticamente è la normalità.

Conosco personalmente vari produttori italiani con aziende che sono l’eccellenza nel loro ambito: parlo soprattutto di persone per bene, appassionate del loro lavoro e estremamente leali con i loro clienti.

Ma immaginati di trovare il contenuto del tuo stesso prodotto venduto da qualcun altro, magari ad un prezzo inferiore… 

Ci rimetti la faccia, cioè le relazioni che hai faticosamente costruito con i tuoi clienti e col tuo team.

Anche qui, ci sarebbe altro da dire ma l’essenziale intanto ce l’hai.

Passiamo al terzo ingrediente: il Piano Compensi.

Il Piano Compensi

Lo so che c’è gente ignorante che lo chiama Piano Marketing ma tu smetti di farlo.

Immaginati mentre stai presentando l’opportunità in una sala meeting con un centinaio di ospiti: dici “Piano Marketing” e qualcuno si potrà permettere di interromperti e di correggerti in pubblico!

Si chiama Piano Compensi o Piano di Remunerazione perché illustra i guadagni ed i benefit cui si ha diritto in base ai risultati ed ai livelli di carriera.

Bene, questo è un elemento assolutamente da trattare nella “Ricetta della torta” durante lo Star Day: va fatto ogni volta.

Le persone devono ricevere informazioni ufficiali da parte chi è deputato a darle.

Un paio di esempi, ti faccio il primo: l’ereditabilità del codice oppure la sua cedibilità.

Tantissimi lo annunciano con vanto durante le spiegazioni dell’attività ma pochissimi sono quelli che vanno a leggere, da contratto, come stanno effettivamente le cose: e non è come pensi.

Altro esempio: nell’ultimo periodo sul web circolano storie di networker, con importanti strutture ed elevati guadagni, cui è stato cancellato il codice senza possibilità di appello.

Queste persone hanno scoperto dopo anni che questa era un’opzione in gioco. Ti chiedo: non era meglio leggersi prima il contratto?

Ti aggiungo un’altra chicca (avvelenata): e quelli cui è stato detto che i punti carriera fatti non vengono mai persi e quindi valgono per sempre? 

Prima vengono “pompati” a raggiungere la qualifica, magari comprandosela addirittura a rate: poi scoprono che per mantenerla debbono obbligatoriamente produrre un fatturato mensile.

Ecco, queste cose è meglio saperle prima.

Passiamo al quarto ingrediente: I principi e la filosofia aziendale.

Principi e filosofia

Un’azienda, al pari di qualsiasi ambiente sociale, si fonda su principi di base e sulla filosofia con cui li pone in atto.

Te la faccio semplice: ti invitano ad evento e tu cosa fai?

Chiedi qual è il contesto in cui ti troverai per poter essere a tuo agio. 

Se è una festa in maschera, te la procuri.

Se è una cena sociale, chiedi cosa puoi portare tu.

Se ti dicono che è un’orgia… beh, ti regoli.

Nel caso di un’opportunità di network, offerta da un’azienda, devi conoscere le regole del gioco (i principi) e la filosofia comportamentale da adottare.

Se l’azienda parla di onestà, sincerità, di rispetto ecc va bene: tu comunque devi sapere come tutto questo si traduce in pratica.

Perché se ti dicono che la sponsorizzazione è sacra e quindi non si tocca, poi come si spiegano i team spostati da una struttura all’altra?

Oppure quando ci sono quelli che iniziano già da un livello elevato di carriera perché “io so io e voi non siete un ….”?

Oppure gli assegni strani? Parlo delle provvigioni pagate, e sbandierate in pubblico con i cartoni giganti, che però non sono coerenti con il piano compensi di tutta la rete?

Poi c’è tutto quello che deriva dall’online: ad esempio, con le ADS fatte dall’azienda per la sponsorizzazione dei prodotti e dell’attività. 

Su questo argomento, ci sarebbe veramente ancora tanto da dire.

Queste cose, insieme ad altre, devono essere trattate pubblicamente e lo Star Day è un’occasione naturale.

Ora il quinto ed ultimo ingrediente: quello più importante.

Il ruolo del networker

Questa è la componente più importante, mi pare evidente.

Se il veicolo è uguale per tutti, è il guidatore che fa la differenza.

Detto in altre parole: se tutti partono alla pari, chi raggiunge i migliori risultati se li merita perché se li è conquistati e nessuno gli ha regalato nulla.

Lo so perfettamente che questo concetto è spesso usato in modo manipolatorio. 

Infatti è adoperato per colpevolizzare le persone che non riescono a raggiungere gli obiettivi: chi lo fa dalla pedana vuole sottintendere che chi non ha successo è colpevole di non aver fatto quello che andava fatto.

Ora questo è vero se corrisponde alla verità ma spesso è una manovra per evitare tutte le critiche legittime che eventualmente si potrebbero fare.  

“Tu non hai successo quindi non hai diritto a parlare o chiedere spiegazioni!”.

Non è sempre così, ma in tutta sincerità l’ho visto fare (troppo) spesso.

Però il ruolo del networker nel raggiungere il successo è effettivamente la cosa più importante.

Iniziando un’attività di questo tipo è fondamentale avere le idee chiare di cosa vuoi ottenere e del prezzo che sei disposto a pagare.

Devi avere chiari i tuoi obiettivi: sei contento con qualche centinaia di euro al mese oppure desideri un secondo “stipendio”?

Vuoi fare carriera oppure ti basta divertirti?

Queste sono domande assolutamente da farsi, perché sono direttamente collegate all’impegno che dovrai metterci.

Poi, altro concetto di questa parte è quello che oggi è definito mindset ma che molto più semplicemente si chiama atteggiamento mentale.

Ci sono tanti altri aspetti, psicologici e non, che andrebbero trattati ma quello che ti ho detto sin qui ti permette comunque di avere il quadro complessivo.

La tua torta

Ognuno dovrebbe dedicare il giusto tempo ad analizzare l’opportunità che gli hanno presentato: in ogni caso, una volta entrato, gli serve farsi il quadro completo della situazione nel primo mese. 

La persona che mi sta a cuore e di cui ti ho parlato all’inizio ha già un codice attivo da molto tempo ma la bontà di questo schema resta valida, per lei come per te, in qualsiasi momento dell’attività.

Personalmente io l’ho dovuto utilizzare anche quando ero a livello Diamante e questo mi ha permesso di capire che l’azienda ci aveva traditi e quindi era il momento di andarsene.

È brutto a dirsi, lo so e ancor più a viversi.

Ciò che alcuni non tengono presente è che la forza di un’azienda è nella gente che ci lavora: un incaricato alla vendita che non si sente sicuro, magari perché non viene considerato né rispettato, non potrà esprimersi al meglio e sarà fortemente limitato nel coinvolgere altre persone.

Perciò, il mio personale consiglio è quello di utilizzare lo schema della torta in ogni occasione possibile: fallo con tutti quelli che iniziano l’attività nel tuo team e pure con te stesso quando le cose non vanno come vorresti.

Lasciami aggiungere un’ultima cosa: io posso aiutarti a implementare questo addestramento nella crescita dell’organizzazione, sia a livello del tuo team se sei un networker, sia a livello societario se sei il titolare dell’azienda.

Come ho già detto prima, puoi contattarmi da qui.


Nel caso tu ancora non mi conosca, ti informo che non sono un networker e nemmeno sono collegato ad alcuna azienda: in pratica, non intendo spostarti da quello che stai facendo.

Ho una lunga esperienza in tutto il comparto vendita diretta, di cui il network marketing è una declinazione.

Mi occupo della parte dal vivo, quella in cui tu incontri le persone faccia a faccia: parlo di quando vai a vendere nelle case e presenti l’attività in una sala meeting.

Il mio intento è quello di aiutarti a coinvolgere e mantenere coinvolte in attività le persone, il più a lungo possibile e in modo etico.

Se questo è quello che desideri, puoi facilmente renderti conto se sono la persona giusta per te: ti basta prendere tutto quello che condivido gratuitamente e, se è in sintonia con la tua anima, metterlo in pratica.

Ho creato Eticonetwork – L’ aiuto pratico per il network marketing proprio per le tante persone per bene che non riescono a trovare la propria strada in questo settore.

Se quello che condivido ti aiuta, io sono contento.

Se poi vuoi andare oltre, posso essere il tuo allenatore: personale, di team e aziendale.

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Roberto Ragusa

Roberto Ragusa

Sono esperto di network marketing quindi di vendita, sponsorizzazione e leadership. Conosco bene anche la vendita diretta: a tu per tu, con party plane, televendite e telepromozioni da call center.
 Ho venduto praticamente ogni tipo di prodotto, da quelli di consumo ai beni durevoli.
 Conosco pure il dietro le quinte avendo lavorato per alcune aziende. Ora voglio aiutare direttamente le persone per bene a raggiungere il successo.

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